L’impugnatura nel rovescio a una e due mani

La presa di rovescio della Suarez Navarro.
Una classica easter di rovescio.
Evitare di parlare dell’impugnatura dei colpi di rovescio è impossibile quindi dobbiamo dedicarvi alcune righe tenendo sempre presente che l’obiettivo principale delle impugnature è quello di permettere che il piatto corde rimanga il più possibile perpendicolare al terreno in modo che la palla non venga colpita con angoli eccessivi verso l’alto o verso il basso. Nel primo caso infatti la pallina tenderà ad uscire in lunghezza mentre nella seconda situazione l’impatto con la rete sarà molto probabile. In entrambi i casi il punto sarà perso.

Nel caso del rovescio ci troviamo davanti a due situazioni, infatti esistono due modi per colpire la palla: con il rovescio a due mani e con il rovescio a una mano. E’ quindi più corretto parlare al plurale di impugnature.

Il rovescio a due mani.

André Agassi in presa bimane.
Easter di dritto (mano sinistra)
e continental.
In questo caso le due mani impugneranno in modo diverso la racchetta. C'è un’impugnatura per la mano dominante e una per la mano non dominante.

Per mano dominante si intende la mano più avanzata verso il piatto corde. Nel caso dei destri è la sinistra e nei mancini la destra. Nel rovescio bimane è consigliabile usare come presa della mano dominante l’impugnatura easter di dritto, ovvero la classica impugnatura che viene usata anche nel dritto. A seconda delle caratteristiche individuali si possono fare piccoli aggiustamenti verso una presa più continental o verso una wester di dritto. Sono sconsigliate prese estreme che potrebbero provocare sollecitazioni innaturali alle articolazioni.

La mano non dominante ha maggiori margini di aggiustamento. Può variare, a seconda delle proprie personali sensazioni di gioco da una presa easter di rovescio, che è la stessa con cui si gioca il rovescio a una mano, fino a una continental. In linea teorica potrebbe essere usata anche una easter di dritto anche per la mano non dominante. Si sarebbe costretti però, a flettere molto il polso non dominante, per mantenere il piatto corde perpendicolare al terreno. La sensazione di gioco potrebbe risultare innaturale.

David Goffin in presa a due mani
Anche in questo caso quindi è bene evitare gli estremi. In linea generale più l’impugnatura della mano non dominate tende a ruotare dalla presa easter di rovescio verso la easter di dritto e più siamo costretti a flettere il polso per mantenere in posizione il piatto corde, posizione la cui corretta inclinazione è data dalla mano dominante.

Nel caso del rovescio a due mani siamo davanti a una condizione in cui sia per i destri che per i mancini sono il braccio e la mano non naturale a condurre il colpo e condizionare la posizione del piatto corde. Tale condizione potrebbe sembrare difficoltosa ma l’aiuto dell’altro braccio consente una gestione equilibrata del movimento, nonostante la conduzione principale venga effettuata dall’arto che viene utilizzato con meno frequenza.

Il rovescio a una mano.

Dimitrov compensa con la flessione del polso
In questo caso ci sono due mpugnature che hanno il nome di easter di rovescio e semi western di rovescio. La prima si trova quando la nocca del dito indice è posizionata sull’ottagono in linea con la costa della racchetta. Piccole variazioni in senso anti orario porteranno a chiudere di più il piatto corde verso il terreno, e sono mio giudizio molto scomode anche se nella foto vediamo Justin Henin colpire con una presa molto “chiusa” (semi western) di rovescio. Variazioni in senso orario avranno come conseguenza quella di aprire il piatto corde verso il cielo. L’esempio è quello dell’immagine di Grigor Dimitrov, il quale compensa con la flessione del polso una presa poco chiusa, dove la nocca non si trova posizionata sul lato dell’ottagono in corrispondenza della costa della racchetta. Prese via via più aperte andranno perciò compensate con progressive (a seconda dello spostamento) flessioni del polso che avranno come scopo quello di mantenere la perpendicolarità del piatto con il terreno.

In dinamica di gioco può accadere, a volte, di non avere il tempo per riuscire a ruotare completamente la mano verso la presa di rovescio desiderata. Quando si verificano situazioni di questo tipo la flessione del polso può essere usata per trovare gli aggiustamenti necessari.

Justine Henin, con presa semi wester e polso all'ineato all'avambraccio.
Se è vero che dobbiamo prestare scrupolosa attenzione alle impugnature più corrette e che più si confanno al nostro modo di giocare, è altrettanto vero che non dobbiamo cercare di essere ossessionati dal pensare alle impugnature nel momento in cui giochiamo. Dovremmo abituarci a cambiarle automaticamente senza troppa attenzione cosciente. In fondo si tratta di un gesto relativamente semplice. Uno dei primi che dovremmo rendere immediato e automatico.

Inoltre affinché la nostra attenzione si possa concentrare su alcuni aspetti particolari dello swing, che sono stati e verranno presi in esame in questo blog, gli automatismi delle impugnature dovranno essere dati per acquisiti.

Stay tuned.

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